martedì, Ottobre 22

Mese: Gennaio 2017

Trump promette, Merkel smentisce. Torna l’ottimismo

Trump promette, Merkel smentisce. Torna l’ottimismo

Economia e Finanza
Sono bastate due dichiarazioni da parte di Trump e Merkel, i due personaggi che in questo periodo più contano in Occidente, per far dimenticare ieri ai mercati finanziari le incertezze (in USA) ed i timori (in Europa) vissuti nelle sedute precedenti della settimana. Tutti e tre gli indici principali americani (Dow Jones, SP500 e Nasdaq), nonostante due trimestrali bruttine, presentate da Twitter e Coca Cola, hanno trovato la forza per spiccare un salto convinto e superare ancora una volta l’asticella del massimo storico. SP500, l’indice che seguiamo principalmente, ha portato il suo record nell’intraday a 2.311 e fissato in chiusura i 2.308 punti. Le borse europee, che in settimana avevano scontato i timori di dissoluzione dell’euro per la sibillina richiesta della Merkel di inserire negli
…ma Trump sa solo litigare?

…ma Trump sa solo litigare?

Economia e Finanza
Speravo che dopo l’ incessante produzione di ordini esecutivi, che stano ridisegnando il panorama giuridico americano e scuotono gli equilibri mondiali, Trump il settimo giorno si riposasse. Ed invece, l’istinto distruttivo della pannocchia impazzita ha vissuto un crescendo rossiniano di sTrumpalate decisioni, che hanno generato il caos in tutti gli Stati Uniti e l’ostilità in tutte le principali democrazie del mondo. Non sazio per la bulimia normativa e dialettica prodotta in tutta la sua prima settimana, che ha generato la rottura con il Messico, l’avvio del protezionismo economico e la sprezzante ostilità nei confronti dei paesi europei, alleati storici, e della stessa NATO, sabato ha raggiunto l’apoteosi con un ordine esecutivo che, basandosi su una legge del ’52, abrogata nel ’65 (qu
Draghi snobba inflazione, Trump e Brexit

Draghi snobba inflazione, Trump e Brexit

Economia e Finanza
Liquidiamo in fretta il commento su quel che hanno fatto le borse ieri, dato che assomiglia a ciò che abbiamo visto nei giorni precedenti. L’attesa per l’insediamento di Trump ha ancora ingessato i mercati in laterale e costretto gli indici ad oscillazioni abbastanza contenute e chiusure quasi dappertutto assai moderatamente negative. La nostra borsa ha fatto eccezione in positivo, con una baldanza che ha portato il Ftse-Mib ad essere l’unico indice in rialzo della giornata, grazie al tono piuttosto allegro del settore bancario. L’attenzione oggi va data a Draghi, dato che ieri è stato il giorno della BCE e le sue parole in conferenza stampa hanno seguito di un solo giorno quelle della signora Yellen, a nome della FED. L’accostamento dei due discorsi ci consente di osservare quanto siano
Il ritorno dell’inflazione accontenta tutti

Il ritorno dell’inflazione accontenta tutti

Economia e Finanza
Martedì scorso i mercati hanno festeggiato la risurrezione dell’inflazione in Germania. Ieri è arrivata la conferma che tutta l’area euro a dicembre ha visto i prezzi schizzare all’insù oltre le previsioni degli esperti e portare l’incremento annuale dell’indice dei prezzi al consumo quasi a raddoppiare rispetto alla misurazione del mese precedente (+1,1% a dicembre contro +0,6% a novembre). A tirare la volata dei prezzi è soprattutto la Germania, che viaggia al ritmo del 1,7%, ma anche gli altri paesi vedono un incremento sostanzioso ed abbandonano del tutto i timori di deflazione, se ancora qualcuno li avesse. Anche il nostro paese mette a segno un’accelerazione significativa (da +0,1% di novembre a +0,5% di dicembre, il ritmo maggiore dal marzo 2014), anche se rimane in coda al gruppo e