giovedì, Novembre 14

Lettera al Direttore: provocatio

A sua eminenza comica Beppe Grillo talpa

Da modesto autore di fumetto comico, non posso in questo tempo di incertezza politica e sociale ,non rivolgere una preghiera a sua Eminenza Comica.vera E.CO della nostra società, il noto Beppe Grillotalpa, erroneamente conosciuto come Beppe Grillo.

Lo riaffermo, NON GRILLO PARLANTE, ma Beppe Grillotalpa! Si, perché il grillo parlante di Collodi, almeno con pinocchio direttamente si confrontava, sia pure per rimbrottarlo. Sua Eminenza Comica, invece, in tutti questi anni di ciclopica azione contro il pinocchio politico, ha fatto come i vietcong; ha sempre evitato la battaglia campale del pubblico confronto, scavando cunicoli nei sotterranei della democrazia, per poi emergere all’improvviso con terribili frecciate e nuovamente rintanarsi e riscavare nell’humus del popolo arrabbiato e democratico.
Certo, bisogna dare atto che a forza di cunicoli, scavati da sua Eminenza Comica, come pure da altri, l’humus sociale ormai asfittico per la rassegnazione alla malapolitica ha trovato nuovo ossigeno e il richiamo ai valori della costituzione, ha suscitato comunque nuovo vigore nel popolo elettore.
Ma ora, il Beppe Grillotalpa vietcong, è arrivato a circondare il parlamento e pretende ,pur essendo minoranza, di fare un governo senza tener conto dei concreti risultati elettorali: il momento è grave. Quale preghiera potrò quindi rivolgere ,io modesto autore, a sua Eminenza Comica Beppe grillotalpa? Ecco la preghiera: Vostra E.CO: in questo momento di crisi a voi mi rivolgo; no, non sono qui a chiedervi Eminenza, un link al vostro super blog da milioni di utenze, sono certo che il vostro buon cuore non mi negherebbe tanto vantaggio ma non voglio abusare della vostra nota generosità; vi chiedo invece uno sforzo molto maggiore: mettevi una mano sulla coscienza e consentite la formazione di un governo per la nostra cara Repubblica. Non costringete il paese a nuove elezioni. Per quelle appena passate abbiamo pagato 500 milioni di euro e le casse della pubblica amministrazione in alcuni casi, non riescono neppur più a pagare i servizi essenziali Esemplare è il caso di 85 cooperative sociali che a Cuneo rischiano la bancarotta perché l’ente provincia non paga i debiti contratti da tempo. Vostra ECO, quale Giove del comico olimpo italico forse dopo aver letto queste righe mi manderete battute fulminanti per incenerire la mia modesta statura comica. Beh…, sempre per favorirvi vi lascio l’indirizzo www.dewtime.eu
Con osservanza

Luca Calabrese